Come si prende il Patentino A2 drone?

cover post come prendere patentino a2 drone

Sei convinto di voler sostenere l’esame per ottenere l’Attestato A2 per il tuo drone?

Hai qualche dubbio su come si svolga effettivamente questo esame, visto che ci sono informazioni discordanti in giro? Hai sentito che forse si può fare online, ma non da casa? O forse adesso sì?

Non ti preoccupare.

Faremo chiarezza su tutto.

Nel precedente post abbiamo spiegato tutto sull’Attestato A2 per il drone, a cosa serve, cosa ci puoi fare, ecc.

Qui invece chiareremo ogni dubbio sull’esame, sulla prova teorica e soprattutto sull’addestramento pratico che dovrai svolgere autonomamente.

Requisiti

Chiariamo subito un punto fondamentale.

Per ottenere il Patentino A2 per drone è necessario prima effettuare l’auto-addestramento, aver poi compilato la dichiarazione di avvenuto addestramento, e solo allora sarà possibile effettuare l’esame teorico.

Tuttavia, la parte di studio per la preparazione teorica è di fondamentale importanza anche per la parte di addestramento pratico. Non esiste materiale di studio ufficiale ENAC, ma solo guide di terze parti. Quella che noi preferiamo è sicuramente la guida di Dronext.

Chiarito questo aspetto, gli altri requisiti sono:

  • Devi essere un cittadino italiano maggiorenne in possesso di SPID
  • Se hai almeno 16 anni devi avere il consenso di un genitore o tutore legale
  • Devi avere conseguito l’Attestato A1-A3 in Italia o in qualsiasi paese EASA
  • Devono essere passati almeno 15 giorni dall’ottenimento dell’A1-A3

Com’è la procedura per l’esame A2?

La procedura di iscrizione all’esame per il patentino A2 si compone di più fasi.

La prima cosa da fare è effettuare l’auto-addestramento andando a compiere tutte le manovre richieste (maggiori info a seguire).

Una volta completato l’addestramento, si può iniziare la vera registrazione alla pagina del sito ENAC per l’autenticazione. Da lì si accederà con lo SPID.

Entrando nella sezione UAS A2 si troveranno i 3 passaggi da compiere per completare l’iscrizione all’esame:

  1. Scaricare, compilare e ricaricare il file PDF con dell’auto-dichiarazione di avvenuto addestramento
  2. Pagare i 31€ così da scaricare la relativa ricevuta di pagamento. La ricevuta sarà da esibire alla sede dell’esame che avrai scelto.
  3. Solo dopo essersi accreditati in una certa data presso una sede abilitata per gli esami sarà possibile completare il terzo punto

Tutta questa procedura è illustrata molto bene in questo video dell’ENAC stesso.

Addestramento con autocertificazione UAS A2

– Quale drone usare

Per svolgere in autonomia l’addestramento per il Patentino A2 è necessario utilizzare un drone abilitato alla categoria A2, ovvero tra i 500 g e 2 kg per questa fase transitoria di regolamento, oppure tra i 900 g e i 4 kg una volta che i droni avranno marcatura di peso C2 (dal 1° Gennaio 2024).

La fase transitoria del regolamento UAS sta creando diversa confusione, come era prevedibile.

In teoria il regolamento dice che per eseguire l’addestramento il pilota dovrebbe usare un drone marcato C2, ovvero un drone della classe specifica che potrà essere utilizzato con l’Attestato A2.

In pratica però i droni marcati C2 ancora non esistono. Esistono ovviamente droni che pesano tra i 900 g e meno di 4 kg, ma non hanno la marcatura ufficiale, dato che i produttori hanno ancora dubbi “normativi”.

Quindi, in questa fase transitoria che durerà fino al 1° Gennaio 2024, giorno in cui la transitoria Open “Limited” Category verrà abbandonata del tutto, e si passerà ufficialmente e completamente alla Open Category, per ottenere l’A2 i piloti dovranno utilizzare droni con peso tra i 500 g e 2 kg (l’attuale Classe C2).

– Dove esercitarsi e poi eseguire la prova pratica

L’esercitazione e poi l’effettivo svolgimento dell’addestramento per l’Attestato A2 vanno svolte in aree adatte per le operazioni di categoria A1-A3, quindi a 150 metri di distanza da zone residenziali, commerciali, industriali e ricreative.

Inoltre, è necessario che non ci siano altre persone presenti nell’area delle operazioni.

Per assicurarsi che la zona sia adatta è sempre consigliato consultare le mappe del sito D-Flight.it per verificare la presenza di eventuali restrizioni.

Come si svolge l’addestramento per l’Attestato A2?

L’addestramento che si deve svolgere in autonomia per l’ottenimento dell’Attestato A2 è indicato esattamente a questo indirizzo web del regolamento EASA, nella sezione AMC1 UAS.OPEN.030(2)(b)  UAS operations in subcategory A2 (purtroppo è in inglese).

Riporto una traduzione della prima sezione dove viene indicato lo scopo preciso di questo addestramento, poi elencherò le operazioni pratiche che andranno fatte:

AUTOFORMAZIONE PRATICA

(a) Lo scopo dell’auto-addestramento pratico è quello di garantire che il pilota remoto sia in grado di dimostrare in ogni momento la capacità di:

(1) utilizzare un UAS di classe C2 entro i suoi limiti;

(2) completare tutte le manovre con fluidità e precisione;

(3) esercitare una buona capacità di giudizio e di pilotaggio;

(4) applicare le proprie conoscenze teoriche; e

(5) mantenere il controllo dell’UA in ogni momento in modo tale che il buon esito di una procedura o di una manovra non sia mai messo in serio dubbio.

Nella sezione AMC2 (PRACTICAL COMPETENCIES FOR PRACTICAL SELF-TRAINING), ai punti (a), (b), (c), (d), (e) sono poi elencate con precisione tutte le operazioni da svolgere.

Eccole tradotte direttamente:

(a) Preparazione dell’operazione UAS:

(1) assicurarsi che il:

(i) il carico utile scelto sia compatibile con il UAS utilizzato per l’operazione;

(ii) la zona di operazione del UAS sia adatta all’operazione prevista; e

(iii) il UAS soddisfi i requisiti tecnici della zona geografica;

(2) definisce l’area di operazione in cui si svolge l’operazione prevista in conformità alla norma UAS.OPEN.040;

(3) definire l’area di operazione tenendo conto delle caratteristiche del UAS;

(4) identificare le limitazioni pubblicate dallo Stato membro per la zona geografica (ad esempio, zone vietate al volo, zone soggette a restrizioni e zone con condizioni specifiche in prossimità della zona di operazione) e, se necessario, richiedere l’autorizzazione dell’ente responsabile di tali zone;

(5) identificare gli obiettivi dell’operazione UAS;

(6) identificare eventuali ostacoli e la potenziale presenza di persone non coinvolte nell’area di operazione che potrebbero ostacolare l’operazione UAS prevista; e

(7) verificare le condizioni meteorologiche attuali e le previsioni per il periodo previsto per l’operazione.

(b) Preparazione al volo:

(1) valutare le condizioni generali dell’UA e assicurarsi che la configurazione dell’UA sia conforme alle istruzioni fornite dal fabbricante nel manuale d’uso;

(2) assicurarsi che tutti i componenti rimovibili dell’UA siano adeguatamente fissati;

(3) assicurarsi che il software installato sul UAS e sulla stazione di pilotaggio remoto (RPS) sia l’ultimo pubblicato dal produttore del UAS;

(4) calibrare gli strumenti a bordo dell’UA, se necessario;

(5) identificare le possibili condizioni che possono compromettere l’operatività prevista del UAS;

(6) verificare lo stato della batteria e assicurarsi che sia compatibile con il funzionamento previsto del UAS;

(7) aggiornare il sistema di geo-consapevolezza; e

(8) impostare il sistema di limitazione dell’altezza, se necessario.

(c) Volo in condizioni normali:

(1) utilizzando le procedure fornite dal costruttore nel manuale d’uso, familiarizzare con le modalità di:

(i) decollare (o lanciare)

(ii) effettuare un volo stabile:

(A) eseguire l’hovering in caso di multirotore UA;

(B) eseguire virate ampie coordinate

(C) eseguire virate strette coordinate;

(D) eseguire un volo rettilineo ad altitudine costante;

(E) cambiare direzione, altezza e velocità;

(F) seguire una traiettoria;

(G) ritorno dell’UA verso il pilota remoto dopo che l’UA è stato posto a una distanza che non consente più di distinguerne l’orientamento, nel caso di UA multirotore;

(H) eseguire il volo orizzontale a velocità diverse (alta velocità critica o bassa velocità critica), nel caso di UA ad ala fissa;

(iii) mantenere l’UA al di fuori delle zone di divieto di volo o delle zone soggette a restrizioni, a meno che non sia in possesso di un’autorizzazione;

(iv) utilizzare alcuni riferimenti esterni per valutare la distanza e l’altezza dell’UA;

(v) eseguire la procedura di ritorno a casa – automatica o manuale;

(vi) atterrare (o recuperare); e

(vii) eseguire la procedura di atterraggio e di mancato avvicinamento in caso di UA ad ala fissa; e

(2) mantenere una sufficiente separazione dagli ostacoli;

(d) Volo in condizioni anomale:

(i) gestire la traiettoria di volo del SUP in situazioni anormali;

(ii) gestire una situazione in cui l’attrezzatura di posizionamento del SUP è compromessa;

(iii) gestire una situazione di incursione di una persona nell’area di operazione e adottare le misure appropriate per mantenere la sicurezza;

(iv) gestire l’uscita dalla zona di operazione come definito durante la preparazione del volo;

(v) gestire l’incursione di un aeromobile con equipaggio nelle vicinanze dell’area di operazioni;

(vi) gestire l’incursione di un altro UAS nell’area di operazione;

(vii) selezionare il meccanismo di salvaguardia pertinente a una situazione;

(viii) gestire una situazione di perdita di controllo dell’assetto o della posizione generata da fenomeni esterni;

(ix) riprendere il controllo manuale del UAS quando i sistemi automatici rendono la situazione pericolosa; e

(x) eseguire la procedura di perdita del collegamento.

(e) Briefing, debriefing e feedback:

(i) condurre una revisione dell’operazione del UAS; e

(ii) identificare le situazioni in cui è necessario un rapporto di evento e completare il rapporto di evento.

Prova teorica esame UAS A2

L’esame teorico si svolgerà presso la sede che avrai scelto, nel giorno e orario scelti in fase di registrazione. È necessario aver pagato i 31€ di registrazione e aver già provveduto a fornire l’autodichiarazione di avvenuto addestramento.

La prova si svolgerà “online in modalità proctored”, ovvero su un pc fornito dalla società che gestisce la sede dell’esame, e si verrà “sorvegliati” per l’intera durata del test. In più si verrà anche video-registrati (ci sarà da firmare quindi per la privacy).

  • L’esame vero e proprio è composto da 30 domande.
  • Il tempo a disposizione è di 60 minuti
  • Per ogni risposta sbagliata o non data vengono dati 0 punti
  • Per ogni risposta esatta vengono dati 2 punti
  • Per superare l’esame è quindi necessario dare almeno 23 risposte corrette, pari al 75% delle domande.

Il pagamento dei 31€ fornisce tre tentativi. Se l’esame non viene superato, sarà necessario attendere almeno 15 giorni per effettuare un nuovo tentativo, procedendo ovviamente ad una nuova procedura di registrazione presso una sede abilitata.

Se l’esame viene superato, l’attestato A2 può essere scaricato direttamente online dal portale ENAC accedendo con SPID.

Quanto costa il patentino drone A2?

Il conseguimento dell’Attestato di Pilota UAS (drone) Open A2 (Patentino A2) ha un costo di 31€ per la registrazione, più il costo dell’entità presso la cui sede il candidato svolgerà l’esame, che si aggira mediamente tra i 50€ e i 120€ a tentativo.

I 31€ verranno pagati una volta e daranno la possibilità di effettuare 3 tentavi in caso l’esame non venga superato.

Il costo dell’entità presso cui effettuerai l’esame invece sarà solitamente da pagare ogni volta che effettuerai un tentativo.

Ivan Pirovano

Pilota APR appassionato, Attestato A1-A3 Open Category

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