Patentino Drone A2: Guida Definitiva e FAQ

cover guida patentino drone a2

Hai già ottenuto l’Attestato A1-A3 per droni, il cosiddetto Patentino Online, e stai valutando di provare a conseguire anche il successivo, ovvero l’Attestato A2?

Avere dubbi, domande o necessità di chiarimenti è più che normale.

Anche perché questi argomenti sono famosi per essere un po’ complicati e “burocratici”.

Ma non ti preoccupare.

In questa guida faremo chiarezza su ogni possibile dubbio, spiegando tutto nel modo più facile possibile.

Che cos’è il Patentino o l’Attestato A2 per i droni?

L’Attestato A2 o Certificato di Competenza di Pilota Remoto, altrimenti detto Patentino A2 per droni, è un certificato che viene rilasciato dall’ENAC per i piloti che vogliono salire di categoria e pilotare droni più pesanti (fino a 2kg) e/o in aree urbane.

In altre parole, l’Attestato A2 è il passo successivo all’ottenimento dell’attestato A1-A3.

Per capire come funziona questo sistema di Attestati, abbiamo scritto vari articoli, in particolare su quando serve o meno il patentino per drone, o su cosa puoi fare con il Patentino Online A1-A3.

Per fare un breve ripasso, ecco principalmente a cosa serve l’Attestato A1-A3:

  • Puoi volare sopra persone non informate (ma non sopra assembramenti) con droni classe C1 e C2, tra i 250-900 grammi, marchiati CE
  • Puoi volare sopra centri urbani (ma non sopra assembramenti) con droni classe C1 e C2, tra i 250-900 grammi, marchiati CE

Ora andiamo a capire invece a cosa serve quello A2.

A cosa serve il Patentino/Attestato A2 per i droni?

L’Attestato A2 per i droni è necessario per integrare quel tipo di operazioni che non è possibile svolgere con il solo ottenimento dell’Attestato A1-A3.

Per dirla in termini estremamente semplici, con l’A1-A3:

  • Se il drone è leggero (fino a 500g), puoi volare sopra le persone e in zone urbane (ci sono comunque limiti ben precisi da rispettare)
  • Se il drone è più pesante (fino a 25kg), non puoi volare né sopra o vicino le persone né in zone urbane, solo in zone libere e lontano almeno 150 metri da chiunque.

L’ottenimento dell’Attestato A2 consente invece di volare con droni più pesanti (fino a 2kg, ma dal 2024 4kg) anche in scenari urbani ma mantenendo comunque una distanza minima orizzontale di 50 metri dalle persone.

ATTENZIONE: tutto questo è una semplificazione enorme di tutte le norme e regole che è necessario seguire. Per le norme A1-A3 consigliamo questa lettura, per quelle A2 invece di proseguire con questo articolo.

Attestato A2 Drone: Cosa posso fare e dove posso volare?

Iniziamo con il dare una prima risposta sintetica, per poi passare al dettaglio più specifico.

Allo stato attuale (2022), con l’Attestato A2 per droni, o patentino A2, è possibile pilotare droni della classe di peso C2 (tra 500g e 2kg) anche in scenari urbani e vicino alle persone, opzione altrimenti vietata. Ovviamente, l’A2 consente le stesse possibilità anche con droni C0 e C1 (da meno di 250g a 500g).

Il regolamento subirà una modifica a partire dal 1° gennaio 2024, giorno in cui tutti i droni dovranno necessariamente avere una marchiatura di peso ufficiale dal costruttore stesso, cosa che al momento ancora non avviene visti vari disguidi tecnici e burocratici. Ma vedremo questo punto fra poco.

Per ora andiamo più nello specifico di quello.

Ecco cosa puoi fare con il patentino drone A2 (oltre a quello che puoi già fare con l’A1-A3) e cosa devi considerare fino alle fine del 2023:

  • Puoi volare con droni fino a 2kg in scenari urbani se consentito nell’area (mappe D-Flight da consultare)
  • Puoi volare con droni fino a 2kg anche vicino alle persone non informate fino a una max di 50 metri
  • Puoi volare fino a 120 metri di altitudine
  • Devi volare sempre in VLOS, ovvero con il drone a vista
  • Puoi volare di notte ma con luce verde lampeggiante (dal 1° Luglio 2022)
  • Devi avere un’assicurazione adatta con massimali minimi di 800.000 euro
  • Devi iscriverti sul portale D-Flight per poter poi registare il drone
  • Devi installare un ID elettronico (transponder) se la zona lo richiede
  • Puoi usare droni FPV ma sempre affiancato da un osservatore

Cosa cambia dal 2024

Era stato indicato prima il 1° gennaio 2023, ma siamo ora passati al 1° gennaio 2024.

È in questa data che ci saranno alcuni cambiamenti in tutto quello che ci siamo detti finora.

Ma quali? Cerchiamo di spiegarlo il più semplicemente possibile.

Prima mostriamo i cambiamenti nel pratico.

Dal 1° gennaio 2024:

  • Se presente la marcatura ufficiale C1, i droni potranno pesare fino a 900g invece degli attuali 500g
  • Se presente la marcatura ufficiale C2, i droni potranno pesare fino a 4kg invece degli attuali 2kg

Cerchiamo di spiegare quello che è successo.

Come spiegato prima, il regolamento dei droni si basa su:

  • “pericolosità delle operazioni” in base a area e vicinanza alle persone
  • peso del drone

Il peso è gestito secondo un sistema di “marcature”, che vanno da C0 a C6.

Dovrebbero essere gli stessi produttori dei droni a “certificare” che i droni venduti hanno tutti i requisiti (di peso e altro) per appartenere ad una classe di peso o meno. Il problema è che ad oggi, visti dei problemi sulla definizione di standard e procedure, non esistono ancora produttori che certifichino la marcatura dei propri droni.

EASA aveva così deciso che fino al 1° gennaio 2023 (ora 2024) tutto sarebbe andato come descritto prima, ma che dopo quella data i droni che non possedevano marcatura ufficiale sarebbero stati considerati a prescindere droni C3 (tra i 4kg e i 25kg), costringendo quindi anche chi aveva un drone C1 leggero ad usarlo solo lontano dalle persone, appunto in scenario A3, dove i droni C3 possono operare.

Quali sono i droni A2?

È una domanda che ci viene fatta spesso e volentieri, anche se in realtà è mal posta.

A2 non si usa nello specifico per identificare un certo tipo di droni. Infatti, A2 è una sotto-categoria della categoria Open, che viene usata per identificare le operazioni e scenari a basso rischio (mentre nelle categorie Specific e Certified i rischi aumentano).

I droni che ci interessano nella Categoria Open vengano classificati in base al peso, o meglio in base al MTOM, o “Maximum Take Off Mass” (massa massima dal decollo)

Abbiamo:

  • C0: MTOM < 250 g
  • C1: MTOM < 500 g
  • C2: MTOM < 2 kg
  • C3: MTOM < 25 kg

Con l’Attestato A2, puoi volare appunto negli scenari A2 utilizzando i droni dal C0 ai C2, quindi fino 2 kg (dal 1° gennaio 2024 la C2 salirà a 4kg se presenta la marcatura ufficiale del produttore).

Quali sono i requisiti per l’Attestato A2 dei droni?

Per poter ottenere l’Attestato A2 per i droni sono necessari alcuni requisiti essenziali.

Nello specifico:

  • Bisogna essere cittadini italiani maggiorenni
  • È necessario essere in possesso di SPID
  • Se minorenne, ma comunque di almeno 16 anni, bisogna avere il consenso del genitore o del tutore legale
  • Bisogna avere conseguito l’Attestato A1-A3 rilasciato in Italia da ENAC, chiamato nello specifico Attestato di Pilota APR operazioni non critiche
  • In alternativa, si può avere anche un equivalente attestato UAS-A1-A3 rilasciato da qualsiasi paese membro EASA (Europa)
  • Almeno 15 giorni devono essere trascorsi dall’ottenimento dell’Attestato A1-A3

Come si ottiene l’Attestato A2 droni e quanto costa?

Per ottenere l’Attestato A2 per i droni è necessario superare una prova teorica e una prova pratica da eseguire autonomamente con presentazione di autocertificazione dell’effettivo svolgimento.

È necessario in primis svolgere la prova pratica per poi autocertificare l’avvenuto svolgimento, secondo le istruzioni contenute nel UAS.OPEN.040 del Reg UE 2020/639. Abbiamo trattato questo argomento in un post a parte su come si prende l’Attestato A2.

A seguire la prova teorica verrà svolta presso le varie sedi abilitate sul territorio (lista disponibile qui), ed è composta da 30 domande a risposta multipla, a cui bisogna rispondere in un tempo di 60 minuti. L’esame è superato se è corretto almeno il 75% delle risposte.

Esistono diverse guide o corsi per prepararsi al meglio. Una buona guida scaricabile è sicuramente quella di Dronext.

Il costo dell’esame è di 31€, il che da diritto a 3 tentativi. Se vengono falliti tutti e 3 e necessario attendere almeno 15 giorni, pagare di nuovo i 31€, e a quel punto si avranno a disposizione altri 3 tentativi.

Che differenza c’è tra Attestato A2 e CRO?

Prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento droni EASA (in vigore da gennaio 2021), i nomi degli attestati che si potevano conseguire erano leggermente diversi.

Esisteva l’Attestato di Pilota SAPR, che più o meno coincide con l’attuale A1-A3, e l’Attestato di Abilitazione alle Operazioni Critiche, detto anche CRO, che assomiglia molto all’attuale A2.

Il regolamento è poi cambiato, ma le similitudini sono rimaste molte, ed è per questo che l’ENAC ha consentito la conversione dell’Attestato CRO in A2, senza bisogno di nuovi corsi o esami.

La possibilità è stata data fino al 31 dicembre 2021.

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