Per un drone giocattolo ci vuole il patentino?

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Hai sentito parlare dei droni giocattolo e stai pensando di acquistarne uno?

Magari li hai anche già visti in qualche negozio (qui puoi vederne un po’ su Amazon), o direttamente all’opera.

Ma ti è rimasto un dubbio, anche perché hai sentito che i regolamenti sono cambiati di recente.

Per un drone giocattolo ci vuole il patentino per poterlo pilotare?

Per pilotare un drone giocattolo non è necessario il possesso del patentino online, o Attestato di Pilota UAS Categoria Open A1/A3. Quello che è obbligatorio è l’assicurazione del drone. L’immatricolazione del drone sul portale D-Flight invece è obbligatoria solo nel caso il drone giocattolo sia munito di videocamera e/o microfono.

Se invece non è munito di videocamere o microfoni, i droni giocattolo possono essere usati liberamente nelle aree pubbliche, anche in presenza o vicino a persone non informate, ma mai vicino o sopra ad assembramenti di persone.

L’unica cosa da tenere a mente è che il drone va sempre seguito a vista (VLOS in gergo tecnico). Ciò vuol dire che bisogna sempre poterlo vedere chiaramente dalla posizione da cui si sta pilotando.

Detto questo, sebbene le limitazioni sembrino, e di fatto sono, davvero poche, il nostro consiglio è di non “andare alla cieca”. Conoscere e seguire qualche buona regola, anche con i droni giocattolo, è sicuramente una cosa molto intelligente.

Continua a leggere per capire cosa intendiamo.

Dove posso volare con un drone giocattolo?

Avere un drone giocattolo e leggere quanto scritto poche righe sopra potrebbe far credere di poterlo fare volare praticamente in qualunque posto.

Ovviamente non è così.

È comunque vietato farlo volare i quei luoghi definiti sensibili, ovvero:

  • aeroporti
  • piazze
  • parchi pubblici attrezzati
  • monumenti
  • carceri

Detto questo, sul territorio italiano esistono tante e diverse limitazioni, soprattutto in merito all’altezza massima a cui si può far arrivare il drone.

Il modo più sicuro per verificare tutte le limitazioni specifiche di un’area è di fare come se il drone fosse non giocattolo, ovvero consultare il portale D-Flight. Sul quel sito potrai trovare tutte le mappe necessarie per verificare ogni cosa con precisione.

Quali sono le caratteristiche tecniche di un drone giocattolo?

Come stabilito dall’ENAC, un drone giocattolo è “un aeromobile senza pilota, progettato o destinato, in modo esclusivo o meno, ad essere usato a fini di gioco da parte di bambini di età inferiore ai 14 anni.

Ma quali sono poi nello specifico le caratteristiche tecniche di questi modelli?

I droni giocattolo hanno delle caratteristiche ben precise, come puoi immaginare in particolare per la sicurezza dei bambini e ragazzini che li utilizzano.

Come prima cosa, devono essere identificati come droni giocattolo già dalla scatola, e su di essa deve essere indicata l’età minima per l’utilizzo del drone. Ad esempio, deve essere chiaramente scritto “dai 6 anni in su”.

Altra cosa fondamentale, il peso complessivo non deve assolutamente superare o essere uguale ai 250 grammi. I droni giocattolo venduti regolarmente seguono già questa regola, ma questo vuol dire che se per caso aggiungi dei pezzi al drone, e il peso totale composto da drone più i tuoi pezzi aggiunti supera i 250 grammi, allora non è più considerato un giocattolo, e scatta l’obbligo di patentino e immatricolazione (l’assicurazione era già obbligatoria).

I droni giocattolo sono solamente di tipo quadricottero, ovvero con 4 set di eliche. Inoltre, essendo queste le parti più pericolose, i droni giocattolo hanno l’obbligo di avere i paraeliche.

Per concludere, le altre due funzioni obbligatorie per poter mettere in commercio un drone giocattolo sono il Return To Home automatico, e il Riconoscimento Ostacoli.

E se c’è la telecamera?

Se utilizzi dei droni, anche se giocattolo, ma che posseggono delle telecamere o dei microfoni, ovvero dei “sensori per rilevare dati personali”, allora occorrerà anche la registrazione tua e del drone sul portale D-Flight.

Come sappiamo la privacy è diventata una materia sempre più importante, e infatti parte del materiale didattico da studiare per conseguire l’Attestato per droni A1-A3 è proprio relativo alla privacy e alle possibili violazioni quando si utilizza un drone.

Quindi, se il tuo drone è munito di telecamera e microfono, anche se è “etichettato” come giocattolo è comunque uno strumento in grado di ledere la privacy delle persone, ed è per questo che in quel caso, se intendi pilotarlo al di fuori di casa tua, è necessario che tu l’abbia opportunamente immatricolato.

Deve esserci sempre un adulto?

Posso immaginare questo articolo verrà letto da tanti genitori in cerca di informazioni prima di acquistare un drone giocattolo per i propri figli.

Oltre ai dubbi sulla necessità o meno di avere il patentino, in molti si chiedono anche se con i droni giocattolo è necessaria o meno la presenza costante di un adulto.

Facciamo chiarezza.

I droni giocattolo, proprio per come sono costruiti e per i sistemi di sicurezza di cui sono muniti, sono fatti apposta per diminuire al massimo la possibilità di causare danni fisici a cose e soprattutto persone.

Diminuire, non eliminare del tutto. Quindi, una percentuale di rischio c’è sempre, quindi sta a te genitore verificare che tuo figlio/a non si faccia male.

Detto questo, il discorso cambia se tuo figlio/a intende far volare il drone all’aperto, in aree pubbliche, soprattutto vicino ad altre persone o edifici sensibili.

In quel caso tu genitore sei responsabile di quello che fa tuo figlio, ed eventualmente dei danni che può causare. Questo come qualsiasi altra cosa, non solo con i droni.

È per questo che l’assicurazione è un’ottima idea (anche perché è obbligatoria).

I droni giocattolo vanno assicurati?

Sì, se sono categorizzati come UAS-giocattolo, vanno assicurati.

Come riporta anche l’ENAC: “Non è consentito condurre operazioni con un UAS se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi, adeguata allo scopo e con massimali non inferiori ai parametri minimi di cui alla tabella dell’art. 7 del Regolamento (CE) 785/2004.” (massimale minimo 750 DSP equivalenti a circa 880.000 euro)

Se il drone giocattolo deve essere utilizzato spesso e volentieri in aree pubbliche e vicino ad altre persone, allora un’assicurazione, che può essere stipulata anche per coprire i minori, può davvero farci dormire sogni più tranquilli.

Riferimenti e normative droni giocattolo

Se volessi approfondire la materia, devi sapere prima di tutto che le normative varie in merito di droni giocattolo non sono di competenza dell’ENAC, ma del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

Questo proprio perché, prima di essere droni, sono considerati giocattoli a tutti gli effetti. Ciò vuol dire anche che i droni giocattolo devono essere utilizzati solo e solamente per scopi appunto ludici, e mai professionali.

Per riassumere, leggiamo le parole stesse dell’ENAC: “Per gli aeromobili giocattolo vale lo stesso principio di definizione degli APR e aeromodelli, basato sull’impiego: devono essere utilizzati per gioco, così come gli aeromodelli per scopi ricreativi e gli APR per operazioni specializzate. Gli aeromobili giocattolo, per essere utilizzati come gioco, devono rispondere al D.lgs. 54/2011 “Sicurezza dei giocattoli” (attuazione della Direttiva 2009/48/CE, cosiddetta Direttiva Giocattoli), il cui scopo è quello di non far male né a chi li usa né a terzi”

Ivan Pirovano

Pilota APR appassionato, Attestato A1-A3 Open Category

One thought on “Per un drone giocattolo ci vuole il patentino?

  1. Ciao Ivan,
    scusa il disturbo.
    Mi hanno regalato un drone Sky Watcher Fun v2.
    Volevo chiederti se è necessaria un’assicurazione sul sito D-Flight e quali limitazioni ho per poter fare un po’ di prove.

    Grazie mille,
    Fabio Piccinelli

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