Ecco Cosa Puoi Fare Con l’Attestato di Pilota APR A1-A3

foto cover post cosa puoi fare con attestato pilota apr

Aggiornato al nuovo regolamento in vigore dal 1° gennaio 2021.

Non so se hai seguito l’evolversi delle regolamentazioni relative ai droni e al loro utilizzo che ha caratterizzato i mesi e gli anni passati.

C’è stata un po’ di confusione, ma finalmente, dal 1° gennaio 2021 è finalmente entrato in vigore il regolamento definitivo.

E sono in molti giustamente a chiedersi che cosa si può fare con l’Attestato di Pilota APR A1-A3, di cui tanto si parla, sia in ambito hobbistico che lavorativo, se per caso sono cambiate delle cose (è così, e lo vedremo), e come bisogna comportarsi.

In questa guida vedremo tutto, cercando di rendere l’argomento il più chiaro possibile.

Quale regolamento bisogna seguire?

Prima di iniziare, è bene fare una grande specifica. L’introduzione del nuovo regolamento ha introdotto un importante cambio di paradigma.

Infatti, se prima in Italia tutta la materia di regolamentazione era in capo all’ENAC, ora siamo passati a seguire il regolamento Europeo EASA (European Union Aviation Safety Agency).

Nello specifico, parliamo del Regolamento di esecuzione 2020/746 pubblicato nella Gazzetta ufficiale UE.

Se vuoi divertirti, puoi trovare tutto qui sul sito ufficiale EASA.

Capire il Nuovo Regolamento per capire cosa puoi fare come Pilota APR

L’argomento è organizzato su più livelli, questo vuol dire che è necessario seguire un minimo di filo logico sequenziale per capire davvero cosa puoi o non puoi fare con il tuo drone.

La prima grande differenza rispetto al precedente regolamento è sicuramente questa:

Non esiste più una distinzione tra utilizzo hobbistico e utilizzo professionale. Non ci sono più sostanziali differenze tra chi vuole utilizzare un drone solo per divertirsi, o per fare delle foto e dei video per uso personale, e chi invece utilizza il drone per lavoro o per scopri professionali.

Tutto quello che conta ora è:

  • che tipo di operazioni devi svolgere con il drone (cosa devi farci nello specifico)
  • che tipo di drone stai utilizzando (quanto pesa)

Questi sono i due macro-parametri che possono rendere necessario o meno il possesso dell’Attestato di Pilota UAS Categoria Open A1-A3 (una volta chiamato Attestato Basico), comunemente conosciuto come “Patentino Online”, oppure quello superiore, l’attestato o patentino A2.

Che tu sia hobbista o professionista non conta quasi più niente.

Vediamo cosa vogliono dire questi due macro-parametri.

regolamento droni easa

Tipo di operazioni

È la prima grande categorizzazione. Le operazioni si differenziano in base al rischio potenziale del drone a persone e cose.

In questo senso abbiamo:

  • Open (aperta)
  • Specific (specifica)
  • Certified (certificata)

La categoria Certified ci interessa poco, la tratteremo eventualmente in un post a parte. Quelle fondamentali per noi comuni mortali, hobbisti o professionisti, sono la Open e la Specific.

Vediamo le limitazioni delle operazioni alle categorie Open e Specific.

Caratteristiche Categoria Open

  • Peso massimo 25 kg
  • Solo volo VLOS
  • Altezza massima di volo 120 metri
  • Obbligo marchio CE

Non finisce qui, perché la categoria Open si divide in 3 sottocategorie in base alla posizione del drone rispetto alle persone:

  • A1: sopra alle persone (pilota escluso)
  • A2: vicino alle persone
  • A3: lontano dalle persone.

Caratteristiche Categoria Specific

Capire la distinzione tra la categoria Open e quella Specific è abbastanza facile: se l’operazione o il drone non rientrano nei limiti della Categoria Open, allora è Categoria Specific.

Ad esempio, hai un drone di più di 25 kg? Non importa che tipo di operazione devi farci. A prescindere rientra nella categoria Specific.

Per la categoria Specific, lo dico subito, è necessario l’Attestato A2, che richiede altri esami e addestramenti (qui approfondiamo l’argomento esame drone A2) oltre all’Attestato A1-A3, ovvero il Patentino Online, che stiamo appunto trattando in questa guida.

categorie droni easa

Tipi di droni

Ora occorre capire le categorie secondo cui vengono divisi i droni.

La prima cosa è il marchio CE, che deve essere ovviamente presente. A seguire si può passare a categorizzare i droni per capire le specifiche limitazioni.

La discriminante in questo caso è il peso, o meglio il MTOM, acronimo di Maximum Take-Off Mass, ovvero Massa Massima Al Decollo.

In questo caso abbiamo 4 gruppi:

  • C0: MTOM < 250 g
  • C1: MTOM < 900 g
  • C2: MTOM < 4 kg
  • C3: MTOM < 25 kg

Quindi, cosa posso fare con l’Attestato APR A1-A3

Ora che ti ho spiegato i fondamenti del nuovo regolamento EASA per i droni posso finalmente mostrarti cosa puoi fare con il tuo attestato APR.

Nota bene: l’elenco che sto per mostrarti è di attività A1 e A3, che sono ammesse una volta conseguito l’Attestato APR (Patentino Online). Per le attività A2 (volo vicino alle persone), è necessario un esame ulteriore svolto in un centro autorizzato.

Ecco cosa puoi fare con il tuo Attestato APR A1-A3:

  • Puoi volare sopra persone non informate (ma non sopra assembramenti) con droni classe C0 e C1, tra i 250-900 grammi, marchiati CE
  • Puoi volare sopra centri urbani (ma non sopra assembramenti) con droni classe C0 e C1, tra i 250-900 grammi, marchiati CE
  • Con droni classe C2 e C3, tra 4-25 kg, puoi volare solo lontano dalle persone
  • Puoi volare con droni costruiti privatamente solo lontano dalle persone
  • Puoi usare il drone per hobby o anche per lavoro

Come ottenere gli attestati

Per ottenere gli attestati A1-A3 e A2 è necessario superare degli esami, più una prova pratica nel caso dell’A2.

L’esame A1-A3 si svolge completamente online, l’esame A2 invece va svolto presso una sede autorizzata.

Per prepararsi al meglio all’esame esiste diverso materiale, anche gratuito, ma se vuoi qualcosa di davvero completo e ben strutturato per prepararti al meglio, puoi considerare gli ebook di Dronext, davvero ben fatti. Qui trovi quello per A1-A3, qui quello per A2.

Altre cose da tenere a mente

I droni sopra i 250 grammi devono avere il trasponder, ovvero il sistema di identificazione elettronica.

Per avere la maggiore libertà senza dover neanche conseguire l’Attestato APR basta scegliere un drone con peso inferiore ai 250 grammi. Con quelli puoi praticamente fare tutto, anche volare sopra persone non informate in centri urbani, senza avere il patentino drone. Ecco perché il famoso Mavic 2 Mini sta avendo sempre più successo.

Per sapere in quali zone si può volare, o se ci sono delle limitazioni particolare, si deve usare il sito D-Flight, portale ufficiale ENAC per questo genere di informazioni.

Tutti i droni, anche quelli sotto i 250 grammi se muniti di telecamera, devono essere registrati con QR-Code sempre sul sito D-Flight.

In Italia è obbligatorio (e comunque estremamente consigliato) assicurare i propri droni, anche perché i costi sono davvero contenuti.

Ivan Pirovano

Pilota APR appassionato, Attestato A1-A3 Open Category

19 thoughts on “Ecco Cosa Puoi Fare Con l’Attestato di Pilota APR A1-A3

  1. ciao Ivan, ti premetto che anche io ho conseguito il patentino apr on line A1 A3.
    ho letto l articolo da voi scritto su cosa posso fare con il suddetto patentino e non mi è chiara una cosa:
    posso volare anche in modalità fpv!??
    grazie

  2. Ciao Paolo.
    Non c’è più distinzione tra droni FPV e droni “normali”. Vige sempre il discorso del peso, assicurazione obbligatoria, ecc. L’unica differenza sta nel fatto che se voli con l’FPV devi avere uno “spotter” che ti avvisi in caso di situazioni di pericolo e che osservi il volo. Lo spotter puó essere un amico o un familiare o una persona conosciuta anche sul momento ma che si presta a fare quello che gli chiedo, e non serve che abbia fatto corsi o altro.

  3. Ciao Ivan….
    Ho intenzione a breve di prendere il patentino a1 a3…
    Vorrei ben capire gentilmente cosa cambia a livello di restrizioni tra un drone come il dji mavic 2pro (920gr circa), e l’Air 2s (600gr circa)

    Grazie mille

    1. Ciao Lorenzo.
      Il problema sarà quando entreranno in vigore le categorie finali dopo il periodo transitorio. A quel punto entrambi, nonostante adesso siano in una categoria superiore, finiranno in C0 a prescindere perché non sono marcati CE. Il regolamento definitivo entra in vigore adesso, il 1° gennaio 2023.

  4. Ciao, per quanto riguarda il primo Mavic Mini, che non è marchiato CE, cosa c’è da sapere?
    Grazie mille

  5. Ho un drone DJI Mavic 2 zoom secondo quello che scrivi:
    “Puoi volare sopra centri urbani (ma non sopra assembramenti) con droni classe C1 e C2, tra i 250-900 grammi, marchiati CE”
    non capisco se posso usarlo o meno dato che pesa 907 grammi.

    1. Per volare con un drone con marcatura di classe del peso tra i 900gr e i 4Kg, o senza marcatura di classe tra i 500gr e i 2Kg, occorre ottenere l’attestato A2 per poter volare in scenari urbani. Tuttavia, nel tuo caso dello Zoom, sei sicuramente senza marcatura di classe perché non è retroattiva. Quindi, in ogni caso, ti serve l’A2.

  6. Ciao Ivan,

    con un drone dal peso inferiore ai 250 g posso volare nelle aree per cui il sito d-flight richiede la categoria specific, ovvero vietate a open (praticamente tutte le grosse città)?
    Forse il certificato A1/A3 oppure A2 me lo permetterebbe? Che riferimento normativo mi indicheresti?

    Grazie, Danilo

    1. Se non capisco male, vuoi volare con drone sotto i 250 grammi, in zona marcata rossa su D-Flight, tipo le città. Per farlo, dovresti avere l’A1-A3 (più QR-Code e assicurazione), e fare comunque richiesta alle autorità (ENAC e prefetture varie, o enti parco nel caso dei parchi).

  7. Ciao, sono confuso, un drone compreso tra i 900g e i 4KG, come scritto nell’articolo rientra nella categoria C2, pertanto, con l’attestato APR posso volare in A1 ed in A3? Nell’articolo non viene menzionato nulla a riguardo.

    1. Ciao Domenica. Ti ringrazio, in effetti avevamo fatto confusione con i numeri delle Classi.
      La frase corretta è: “Puoi volare sopra persone non informate (ma non sopra assembramenti) con droni classe C0 e C1, tra i 250-900 grammi, marchiati CE”

    1. Sì, dai 250 grammi ai 25kg puoi pilotare i droni che vuoi con l’A1-A3. Ci vogliono anche registrazione su D-Flight (con rilascio QR-Code) e assicurazione.

  8. Buongiorno, nel Vs articolo scrivete che la categoria C1 interessa droni con MTOM < 900 gr. In altri siti, ed anche su FAQ di Enac (per quanto possano essere chiari loro….), riportano che per la cat. C1 sono droni con MTOM < 500 gr.
    Cosa sto sbagliando?
    Il Dji mavic air 2 in che categoria rientra?
    grazie!

    1. Ciao Luca. Semplicemente, il peso inferiore a 500 grammi era la C1 del regolamento transitorio, che è scaduto il 1° gennaio 2023. Adesso che siamo nel regolamento definitivo, la C1 è ufficialmente di max 900 grammi.

  9. Domanda Scema…
    Mavic Mini 1 (credo che come scuola vada bene..)
    Sono registrato su D-Flight
    Essere registrati su D-Flight vuol dire aver registrato il drone??
    o devo capire come ottenere il QRCODE da appiccicare?

    Grazie..

    1. Ciao Vincenzo. Occorre Registrarsi su D-Flight e dal portale occorre scaricare il QR Code che identifica il pilota. Questo QR-code poi va applicato su drone e telecomando.

  10. Ciao il Mini 2 non è marchiato CE quindi quali informazioni ci puoi dare ?

    🤟😎

    1. Ciao. Con i DJI Mini 2 non serve il patentino (A1-A3), a prescindere o meno dalla marcatura CE, perché tanto è meno di 250 grami. Se lo usi in giro (e non solo in casa tua) allora ti serve sempre registrazione su D-Flight con QR-Code e assicurazione.

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